Le Mostre

E’ quasi impossibile nel poco spazio di una pagina web riepilogare le mostre presentate dall’Associazione in questi anni. Ciò che proponiamo è un dunque un percorso che grazie alla possibilità di scaricare immagini, leggere documenti ed accedere a siti esterni permette di richiamare ed approfondire il tema delle varie mostre

2021      Il Cenacolo di Leonardo da Vinci – Dalle crepe la luce

Dopo la pausa forzata del 2020 ritorniamo finalmente in presenza con una mostra sul genio di Leonardo ed in particolare su Cenacolo di S. Maria delle Grazie. La mostra, principalmente fotografica, permette di comprendere maggiormente l’avventura umana di Leonardo e di vedere più da vicino la rappresentazione del Cenacolo. La grande riproduzione finale in scala 1:2 del cenacolo consente di entrare ancora di più nel grande mistero dell’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli.

Volantino Mostra    Il Cenacolo    Il volto di Cristo

2019      Madre Teresa: vita, spiritualità, messaggio

E’ un percorso attraverso la vita e la spiritualità della suora albanese. che ha affrontato a mani nude la povertà che abitava le strade di Calcutta. La mostra testimonia l’immensità dell’impresa e gli scritti di Madre Teresa, scoperti solo dopo la sua morte, svelano il segreto della Santa dei poveri. È la stessa Teresa a narrare nelle sue lettere l’esperienza mistica dell’ascolto della Voce di Gesù, la paura di fare ciò che le viene chiesto: di essere povera fra i più poveri per amore di un Dio Crocifisso. 

Volantino Mostra  Pannelli Parte 1 Parte 2  Parte 3 Parte 4  Visita Guidata

Incontro di presentazione  Meeting 2016     Madre Teresa al Meeting nel 1987

2018      Ravenna lo splendore dei mosaici

Incontriamo lo splendore dei mosaici ravennati delle basiliche di Sant’Apollinare Nuovo e di San Vitale: una vera e propria Bibbia dei poveri realizzata quasi 1500 anni fa. In particolare si può ammirare a misura naturale il più antico ciclo della storia di Cristo giunto a noi integro che si trova nella fascia superiore di Sant’Apollinare Nuovo. Posizionato a circa 12 metri di altezza quindi non facilmente visibile dal vivo, la mostra offre un inedito punto di vista ad altezza uomo. Vi è poi la ricostruzione con immagini di grandi dimensioni del catino dell’abside della basilica di San Vitale, con i famosi cortei dell’imperatore Giustiniano e di Teodora ed, infine, con le due lunette del presbiterio con Abele e Melchisedech ed Abramo con la Trinità.

Volantino Mostra

2017      San Francesco secondo Giotto. Gli affreschi della Basilica Superiore di Assisi

La mostra è una fedele riproduzione fotografica in scala 1:4 degli affreschi della basilica superiore di Assisi ed è stata realizzata in occasione dell’ottavo centenario della conversione di san Francesco. In quella occasione Benedetto XVI sottolineò che san Francesco «non era solo un ambientalista o un pacifista. Era soprattutto un uomo convertito»; «prima era quasi una specie di play-boy. Poi ha sentito che questo non era sufficiente. Ha sentito la voce del Signore: “Ricostruisci la mia casa”».«Fu la scelta radicale di Cristo a fornirgli la chiave di comprensione della fraternità a cui tutti gli uomini sono chiamati».

Volantino Mostra          Video di presentazione

2016      Il Volto ritrovato

All’origine della ricerca che ha portato alla mostra «Il Volto Ritrovato» c’è la visita di Benedetto XVI, nel settembre del 2006, al Volto Santo di Manoppello, un ritratto di Cristo su di un velo quasi trasparente conservato da quattro secoli nel piccolo convento abruzzese. La “scoperta” di questa immagine ha riaperto la discussione attorno al Volto Santo, il ritratto di Cristo “acheropita” (non fatto da mano d’uomo), su stoffa, la cui storia è evocata in Oriente dal racconto di re Abgar e in Occidente dal gesto pietoso di una donna sulla via del Calvario.

Volantino Mostra          Pannelli Mostra

2015      Uomini e donne al lavoro nella pittura di Jean François Millet

A 200 anni dalla nascita di Jean François Millet (1814-1875) l’ esposizione mette in mostra la preferenza che Millet visse, come soggetto dei suoi quadri, per gli uomini e le donne al lavoro… nei suoi dipinti esplode la sua simpatia profonda per la quotidiana fatica degli uomini. Il lavoro in Millet ha il valore di un’epopea che, mentre salva la dignità personale, partecipa all’opera corale della trasfigurazione della terra. Millet è particolarmente colpito dal lavoro dei campi, da quello che egli chiamerà “il grido della terra”: contadini, pastori, taglialegna sono i suoi eroi, gli umili protagonisti della storia da lui raccontata.

Volantino Mostra          Pannelli Mostra          Video di presentazione

2014      L’educazione è cosa di cuore e le chiavi del cuore le possiede solo Dio

Il sistema educativo di don Bosco, più che riflessione sulla realtà, è essenzialmente esperienza vissuta e pedagogia raccontata. L’esposizione vuole introdurre il visitatore in una tipica “esperienza educativo-evangelizzatrice” – quella salesiana – caratterizzata dall’esperienza dell’oratorio, luogo che diventa criterio secondo cui ogni struttura educativa deve caratterizzarsi come casa che accoglie, cortile per incontrarsi da amici, scuola che avvia alla vita, parrocchia che evangelizza. Un’esperienza, quella di don Bosco, capace di rispondere ancora oggi all’emergenza educativa dei giovani.

Volantino Mostra    Pannelli parte 1    Pannelli parte 2    Pannelli parte 3   Pannelli parte 4

2013  Ad Usum Fabricae  – L’infinito plasma l’opera: la costruzione del Duomo di Milano

Nel mondo medioevale, un edificio esprimeva la natura dell’uomo come rapporto con l’infinito: la Cattedrale. La mostra intende presentare il secolare cantiere del Duomo di Milano, raccontando le storie di uomini e donne che hanno dato il loro contributo all’impresa e il ruolo fondamentale che questa ebbe per la vita sociale ed economica della città.

Volantino Mostra     Pannelli Mostra     Video introduttivo     Presentazione al Meeting 2012

2012      L’Avventura della conoscenza nella pittura del Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca

Tre cicli di affreschi: la Cappella Brancacci e il Convento di San Marco, entrambe a Firenze, il Ciclo della Croce ad Arezzo, opere rispettivamente di tre grandi artisti, Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca, protagonisti del ‘400 italiano. Da una parte lo sguardo alla tradizione cristiana da cui provengono, dall’altra il dramma di un secolo che pone l’uomo al centro dell’universo. La mostra presenta l’esperienza di questi tre artisti, un’urgenza di bellezza e di significato che, come documentano le opere, supera le contraddizioni di un difficile momento storico.

Volantino Mostra     Pannelli parte 1    Pannelli parte 2    Pannelli parte 3    Pannelli parte 4   Video di presentazione

2011      Con avida,insistente,speranza – L’avventura del Beato don Carlo Gnocchi

Uno spazio espositivo e un luogo animato da video, dove incontrare la bellezza, il fascino, la statura umana di don Carlo Gnocchi e la testimonianza irriducibile del suo operare. Don Gnocchi è il protagonista di un cattolicesimo dalla decisa formazione razionale, solare, non nostalgico e ripiegato all’indietro, immerso nei problemi della società. La sua vita permette di cogliere lo spessore di questo cattolicesimo vivo.

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2010      Ex umbris in veritatem Il paradosso di Caravaggio

La mostra intende delineare un percorso sintetico dell’opera di Caravaggio. Sono esposte le immagini di alcuni dei dipinti più significativi, distribuiti nel periodo compreso tra gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal 1592 circa al 1610. La scelta del titolo “Ex umbris in veritatem” è legata alla significativa evoluzione del pensiero e della tecnica del grande pittore lombardo, proteso in una ricerca della realtà che si accompagna, idealmente, a una sempre più profonda e drammatica ricerca della verità ultima delle cose.

Pannelli parte 1         Pannelli parte 2         Pannelli parte 3        Pannelli parte 4

2009      Laico cioè cristiano. San Giuseppe Moscati Medico

Moscati visse a Napoli a cavallo tra il 1800 e il 1900: la sua figura riassume in sé un’eccezionale capacità di impegno professionale, scientifico e civile, unita ad uno spirito profondamente cristiano. La professione medica viene da lui vissuta con una nettezza di giudizio e con un impegno profondo; il suo impegno scientifico mette direttamente a tema il rapporto tra scienza e fede, anche nel confronto con il mondo universitario e della ricerca, da lui per tanti anni vissuto con passione.

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2008      Il Vangelo secondo Giotto – La cappella degli Scrovegni

Sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, Giotto affrescò una piccola chiesa romanico-gotica, intitolata a Santa Maria della Carità, più nota come cappella degli Scrovegni. Il Vangelo secondo Giotto ne è una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, dopo il restauro del 2002. Essa consente di ammirare questo capolavoro della pittura del Trecento italiano e di conoscere “da vicino”  la Divina Commedia di Giotto. Il ciclo pittorico della cappella, infatti, mette a tema il destino dell’uomo attraverso il  racconto dei fatti salienti della storia della salvezza, dall’annunciazione a Maria alla morte e risurrezione di Cristo. Di fronte ad essi la libertà dell’uomo è chiamata a scegliere. La strada della virtù conduce alla gloria del Paradiso, quella dei vizi alla disperazione dell’Inferno, rappresentati nel Giudizio universale dipinto sulla controfacciata.

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2007      Con le nostre mani, ma con la tua forza. Le opere nella Tradizione monastica benedettina

La mostra curata dai monaci benedettini della Cascinazza (Milano) in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà, intende riproporre l’importanza del lavoro, quale espressione audace e creativa della libertà umana. Viene documentato come l’opera cristiana non nasce come progetto, ma come esempio; non innanzitutto per risolvere i problemi del mondo, ma come stupore, cioè sovrabbondanza di ciò che corrisponde al cuore. L’opera cristiana indica un modo diverso di rapporto con la realtà, un rapporto che nasce da una salvezza ed è teso a salvare tutto l’umano. Perché questo è il bisogno ultimo dell’uomo: essere salvato. La Mostra, che in sintesi abbraccia 15 secoli della tradizione monastica benedettina, più che un elenco di opere vuole mettere in luce il metodo con il quale un’opera nasce in modo vero e come, se compiuta “con le nostre mani, ma con la Sua forza”, non smetterà di rinnovare la sorpresa per come Dio fa germogliare, anche oggi, il fiore di una umanità vera.

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